domenica 17 - relazione lavori


Partecipanti: Salvio, Sergio A, Sergio B, Nik, Davide, Marco, Loris, Sara e Gabri siamo in nove, mai vista tanta gente a scavare gratis.
Durante la settimana non siamo stati con le mani in mano, il problema sorto al paranco è stato risolto dotandolo di una ventola supplementare che raffredda anche a motore fermo. il risultato è stato ottimo si è lavorato dalle 10 del mattino fino alle 16,30 senza problemi.
Anche il generatore è stato riparato, una piccola perdita nel serbatoio sotto il manico dava un fastidioso odore di benzina, una saldatura con una guarnizione ed è sparito l\'odore.

SEGUE nel messaggio.... 8)

.....
Finalmente il tempo è stato clemente: venerdì è piovuto in basso con una spruzzata di neve in quota ma sabato e donenica il cielo è sereno, solo nel pomeriggio arriva qualche nuvola. L\'appuntamento come solito è a Mantova e poi a Cerlongo per fare le macchine e caricare il necessario poi, durante il viaggio, parte il toto pronostico sulle tre ipotesi fatte e la più gettonata risulta la curva ad \"S\". Arrivati alla grotta si fanno due squadre, Salvio, Nik, loris e Sara a scavare e gli altri al paranco e sistemare la terra.
Dapprima si toglie un po di acqua che si era fermata sull\'argilla e poi abbassiamo il pavimento di quasi dieci centimetri sulla sinistra , prepariamo l\'attacco ai due grossi massi davanti a noi. si toglie la terra intorno ai sassi e poi con il piede di porco si fa leva, per un pò resiste ma alla fine il primo masso cede. Il secondo di dimensioni assai maggiori, quasi una lavatrice, ci da meno problemi liberato dalla terra si appoggia sul fianco fuori dalle scatole. A questo punto inizia la fase più delicata, dinnanzi a noi una parete di terra e sassi, siamo indecisi sul da farsi quando ci pensa la parete a decidere: un grosso masso si stacca e per poco non spappola un ginocchio al Nik poco dopo un\' altro masso mi sfiora il braccio, poi è un susseguirsi di materiale che cade dall\'alto. i due massoni spostati erano la colonna che reggeva il soffitto, tolti quelli è venuto giù tutto. In un momento di calma riusciamo a vedere che sopra di noi c\'è un camino che sale almeno un metro e mezzo con grossi massi incastrati e sotto l\'ultimo diaframma di terra che ha ceduto. Col leverino smuoviamo il materiale ancora in bilico allargando il varco quando la Sara si accorge che la temperatura è cambiata: in quattro la sotto tra scavare e spostare sassi faceva un po caldo, dopo aver aperto il buco sul soffitto si è innestata una corrente aspirante aria fredda dall\'esterno. per conferma accendo una stecca d\'incenso e il fumo viene aspirato dal buco. Per quanto sono riuscito a vedere, il tratto pulito dalla terra sembra la parete di un meandro, bisogna comunque togliere ancora materiale per capire bene dove siamo . Usciamo dalla grotta per una pausa pranzo con thè caldo e biscotti, qualche panino e di nuovo al lavoro. Scendono Marco, Davide e Sergio B tolto il materiale franato, si allarga il buco e Sergio con la mazzetta tasta i massi incastrati, non si muovono e formano un tetto stabile, si lavora ora sul pavimento riuscendo a spostare un grosso sasso sotto il quale non c\'è più terra ma ghiaia il leverino affonda per tutta la lunghezza. Alle 16,30 sospendiamo le operazioni di scavo, smontiamo il cantiere giusto il tempo per scendere a Preda che è buio. Una sosta all\' Edelweiss per assaggiare il castagnaccio veramente buono e poi si parte per tornare a casa.
Domenica prossima salvo condizioni meteo proibitive si continua il lavoro.
ciao franco


Articolo tratto da: Gruppo Speleologico Mantovano :: GSM - http://www.gruppospeleologicomantovano.it/
URL di riferimento: http://www.gruppospeleologicomantovano.it//index.php?mod=read&id=1384853940